Palazzo Ursus Gomma

La Ursus Gomma nacque agli inizi degli anni ’30 in un contesto storico ed economico unico ed irripetibile per opera di tre importanti imprenditori vigevanesi: Pietro Bertolini (1887-1954), Pietro Magnoni (1872-1941) e Rinaldo Masseroni (1891-1957).

 

L’impresa fin dalla fondazione operò principalmente nel settore delle calzature in gomma e della produzione di articoli tecnici in gomma. Per comprendere le ragioni che resero possibile la nascita e il successo della Ursus Gomma è indispensabile fare alcune riflessioni sulla congiuntura economica e sullo stato del settore gomma negli anni ’30. Studiare l’ambiente economico in cui un’impresa nasce e si sviluppa è fondamentale per mettere in luce l’insieme di vincoli ed opportunità esterne con cui gli industriali si devono confrontare e che sono variabili fondamentali delle decisioni imprenditoriali.
La crisi economica del ’29 ebbe un forte impatto anche sull’economia vigevanese colpendo fortemente sia il settore tessile che il settore calzaturiero. Il primo stava già attraversando un periodo di crisi iniziato nel 1927 con la rivalutazione della lira a quota 90 decisa da Mussolini10, che se favorì l’afflusso di capitali dall’estero colpì fortemente le industrie esportatrici, tra cui primeggiava il settore tessile11. La crisi del ’29 riducendo fortemente anche la domanda interna non fece altro che aggravare una situazione già difficile.
Ancora più grave l’impatto della crisi nel settore calzaturiero, che già all’epoca era il principale settore industriale della città sia per numero di occupati che per numero di unità produttive. La caduta della domanda di scarpe, la crisi finanziaria e la carenza di credito si abbatterono sul settore costringendo alla chiusura numerose fabbriche. La crisi suscitò forti preoccupazioni in città e un vivace dibattito sulla stampa locale sulle cause e sui possibili rimedi alle difficoltà economiche.
Una situazione simile favoriva la speculazione di usurai e di intermediari che approfittavano delle difficoltà di produttori e distributori al dettaglio comprando merci sottocosto e rivendendole, oppure prestando somme di denaro a tassi d’interesse esorbitanti. Gli industriali, tranne i più grandi che avevano ampie risorse proprie e potevano accedere a quel poco credito che le banche riuscivano ancora a fare, si trovavano in una situazione difficilissima. Da un lato erano rovinati dalla deflazione che riduceva continuamente il valore delle merci che producevano, mentre dall’altro i lunghi tempi di attesa per realizzare le vendite potevano essere superate solo grazie a mezzi finanziari che la maggior parte degli imprenditori non aveva.
La Ursus Gomma nacque come impresa produttrice di calzature in gomma proprio durante i momenti più duri della crisi economica italiana e in un certo senso ne è figlia. La scelta imprenditoriale di fondare l’azienda venne presa nel corso del 1931 da tre importanti imprenditori locali: Pietro Bertolini, Magnoni Pietro e Rinaldo Masseroni.
La scelta di operare nel settore calzature in gomma appariva decisamente innovativa per l’epoca perché non esisteva ancora un’industria di massa di calzature in gomma vulcanizzata; o meglio stava proprio nascendo in quegli anni. A favorire la nascita di questa nuova branca industriale concorrevano numerosi elementi, primo fra tutti la fresca comparsa sul mercato di tecnologie e macchinari indispensabili per la produzione in massa a basso costo. Un secondo elemento da non dimenticare è che, all’inizio degli anni ’30, le scarpe con suola in gomma costituivano un bene nuovo sul mercato, ma già conosciuto ed apprezzato per la sua utilità e praticità.
La vicenda della Ursus Gomma appartiene a una pagina di storia industriale, locale e nazionale, ormai conclusa anche se di grande interesse storico, ma può anche costituire uno spunto per aprire una riflessione sui processi storici ed economci che hanno portato ai problemi industriali dell’attualità.
Fonte: vigevanostoria.it