Castello Sforzesco – Falconiera

A metà del quattrocento, durante il Ducato di Galeazzo Maria Sforza, si avviò il processo di trasformazione del castello visconteo in residenza di campagna e di caccia. La Falconiera, il doppio loggiato edificato a destra del Maschio, sul limite del dirupo che sovrasta la città, appartiene a questa fase costruttiva.

Il doppio loggiato è stato edificato trasformando un più antico pontile trecentesco che scavalcava il fossato del Maschio. Le grandi arcate poste al livello inferiore sono in realtà l’esito di trasformazioni operate con l’interramento ottocentesco del fossato.
Il passaggio aereo, caratterizzato da archi a tutto sesto, collega il Maschio al loggiato della Falconiera, composto analogamente da archi a tutto sesto.  Entrambi i loggiati sono accessibili tramite una rampa coperta adatta alla salita a cavallo. Di fatto, il Maschio-Palazzo Ducale non era dotato di scale interne all’edificio: oltre alla rampa della Falconiera il primo piano era accessibile attraverso una rampa coperta costruita all’interno del cortile, della quale restano evidenti tracce sui muri esterni.
La risoluzione architettonica del superamento dei dislivelli del terreno o del collegamento di differenti piani costituisce tema ricorrente in tutto questo monumento. E’ infatti presente, oltre che in questi edifici, nella grande rampa che univa Piazza Ducale al cortile del Castello e nella Strada Coperta che conforma la grande salita della Rocca Vecchia. Le visioni leonardesche di città a circolazione sovrapposta avevano trovato nel castello quattrocentesco di Vigevano precise corrispondenze.  Il recente intervento di conservazione è stato curato dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano.
Fonte: Wikipedia.it