Palazzo Sanseverino

Galeazzo Sanseverino è genero di Ludovico il Moro e capitano generale dell’esercito sforzesco. Sua abitazione è questo palazzo, edificato tra il 1480 e il 1490 e poi trasformato in una fortezza, chiamata Rocca Nuova, in contrapposizione alla più antica Rocca Vecchia, costruita da Luchino Visconti.
L’edificio era difeso da una cinta muraria con quattro torri tonde. Nel Cinquecento viene più volte rinforzato con rivellini e terrapieni di difesa ma le strutture difensive sono demolite dagli Spagnoli a metà Seicento.
Poi una parte del palazzo viene trasformata nel monastero dedicato a santa Chiara, voluto da Giovanna Eustachia della Santa Croce. S’aggiunge una serie di ulteriori trasformazioni urbanistiche ed edilizie che riducono ulteriormente l’impatto del palazzo originario. Oltre a qualche parte della muratura esterna, solo il cortile interno conserva porzioni significative dell’antica Rocca Nuova. Sul lato Nord si trova l’ampio porticato, formato da colonne in granito con capitelli riccamente decorati con motivi vegetali, affiancato al loggiato aereo sorretto da potenti mensole in granito. Dal parco Parri è possibile vedere qualche ampia finestra con la tipica decorazione rinascimentale.
Fonte: Wikipedia.it