Torre del Bramante

Alla base vi è una torre di epoca comunale che faceva parte del recinto murario medioevale destinato a divenire parte essenziale del castello di Luchino Visconti.

 

Al di sopra si trovano i sopralzi voluti per conformare la porta quattrocentesca di ingresso alla rinnovata residenza degli Sforza. Più in alto l’edificazione è conclusa con un’edicola terminale ottogonale ed una cupola a cipolla, entrambe realizzate contemporaneamente alle trasformazioni e ai completamenti tardo seicenteschi di piazza Ducale operati dal vescovo Caramuel de Lobkowitz. L’ edicola e la cupola sono state sovrapposte perché la torre fosse ancora più alta e non fosse più unicamente porta di accesso al castello, ma divenisse torre-faro destinata a dominare l’intero territorio e essere visibile da lontano.
La torre filaretiana a edicole sovrapposte è stata realizzata in un lungo arco di tempo perseguendo un progetto definito ma modificato, di volta in volta a ogni passaggio, in coerenza con contemporanee trasformazioni complessive del castello.  Ciò malgrado, o forse proprio per questo, la così detta torre ‘del Bramante’  appare  oggi come la più compiuta e  proporzionata fra le torri lombarde. Al tempo stesso, nei suoi mattoni e nelle sue pietre si continuano a rappresentare le vicende costruttive che, in un lungo arco di tempo, hanno caratterizzato il castello e l’intera città.
Fonte: Wikipedia.it