Orfanotrofio Riberia

Una nobildonna spagnola del Seicento, Donna Agnese De Riberia Castiglia, figlia del primo castellano spagnolo, è fra i benefattori della città. A lei si deve la fondazione di alcuni istituti pii come l’orfanatrofio “a ricettare ed educare al lavoro e alla morale religiosa le orfanelle” a cui si accede da Via della Costa, dall’ingresso che si apre nel muro di cinta del giardino dal quale si vedono le architetture seicentesche del complesso. 
Da un lato sorge il porticato che segue il degradare del terreno; di fronte il fabbricato del convento dei santi Teresa e Giuseppe e poi l’edificio che accoglieva l’orfanatrofio. In fondo al lato Sud corre il muro di cinta che si congiunge al porticato, interrotto solo da un secondo accesso con la torretta, probabilmente l’abside della chiesa ormai scomparsa. In una delle sale è conservato un imponente lavatoio in granito, ricordo dell’attività delle orfanelle che qui lavavano la biancheria delle chiese e dei signori.
Tali iniziative di Donna Agnese De Riberia sono accolte con entusiasmo dalla città e muovono altri cittadini a effettuare, a loro volta, altre donazioni. Dall’inizio dell’Ottocento tali iniziative conoscono una crisi progressiva che porta alla riduzione del numero di ospiti, fino alla confisca dei beni ecclesiastici del 1805.
Fonte: Wikipedia.it